mercoledì 10 febbraio 2016

Le alternative al posto del fresco

Non ci sono dubbi, frutta e verdura, carni e pesci freschi sono imbattibili sia come contenuto di nutrienti sia come gusto. Ma non sempre sono facilmente disponibili. Una pratica alternativa sono allora i surgelati, reperibili in ogni stagione e nutrizionalmente corretti. E qualche scatoletta.

PRIMA DI TUTTO LAVARSI LE MANI. Sembra incredibile, ma lavarsi con cura te mani prima di mangiare riduce del 40% il rischio di infezioni intestinali e del 23% quelle delle vie respiratorie. Un'operazione che è ugualmente importante eseguire prima di iniziare a cucinare o a toccare alimenti che verranno in seguito titízzati in tavola.

RISOLVONO IL PRANZO

Privilegiare i cibi freschi è una buona norma da seguire, ma non sempre è possibile. In alcune stagioni e per particolari alimenti, i sostituti migliori sono i surgelati. Piselli, cuori di carciofo, spinaci, fra le verdure, platessa, sogliola, filetti di merluzzo, per parlare di pesce, sono ingredienti sempre reperibili, che possono risolvere in modo pratico pranzi e cene. a.

UN FREDDO SICURO CHE NON VA INTERROTTO

Gli alimenti surgelati, tra tutti i prodotti industriali, sono quelli con caratteristiche più simili al fresco: non contengono conservanti e, grazie al processo ultrarapido con cui vengono portati a temperature bassissime, un processo diverso dal semplice congelamento che si ottiene nel freezer di casa, conservano quasi inalterate le caratteristiche nutritive. È però importante non interrompere la catena del freddo, perciò meglio non comprare surgelati se dopo aver fatto la spesa non si torna subito a casa.

IN VETRO E IN SCATOLA Anche alcuni prodotti conservati nel vetro o in scatola, come legumi, pomodori, piselli e altri ortaggi, non sono necessariamente ipercalorici e non contengono conservanti. L'unico problema è che hanno sempre un elevato contenuto di sale, per cui il loro utilizzo va limitato nei bambini. Tanto più che l'eccesso di sale tende a creare una certa assuefazione del gusto e che quindi è difficile da percepire. Se si decide di usarli è dunque buona regola non aggiungere altro sale nella preparazione della ricetta e insaporire utilizzando erbe aromatiche, scorze grattugiate o spezie dolci che inaspettamente spesso piacciono ai bambini.

OCCHIO ALL'IGIENE, ANCHE IN FRIGORIFERO

Oltre a fare attenzione a cosa si mette in dispensa e in frigorifero, è importante vigilare su come lo si mette. Con maggiore attenzione per il cibo fresco. È bene ricordarsi, ad esempio, di dare una bella lavata a pareti e cassetti ogni 10-15 giorni. Basta passare con una spugnetta imbevuta di acqua e aceto e l'igiene è assicurata. Prima di sistemarci dentro la spesa, poi, è utile eliminare tutti gli imballaggi non necessari, tipo il cartoncino degli yogurt o la scatola delle uova, che occupano spazio e sono un ricettacolo per i germi. È ugualmente importante insegnare ai bambini a lavarsi le mani prima di mangiare. Sono sufficienti un po' di acqua e sapone o, meglio ancora, gel disinfettanti antibatterici.

PERCHÉ LEGGERE LE ETICHETTE

Nelle etichette deí prodotti che si trovano normalmente in commercio, gli ingredienti sono elencati in ordine di quantità, a cominciare da quello presente in dose maggiore. Se ai primissimi posti compare zucchero o in seconda posizione si trovano grassi, si è di fronte a un alimento troppo ricco. E, in particolare, bisogna verificare che non siano segnalati:
  • grassi idrogenati o parzialmente idrogenati e margarina
  • grassi vegetali non meglio identificati (spesso sono di palma e fortemente saturi) di cui non è indicata la spremitura a freddo
  • zucchero bianco, sciroppo di glucosio-fruttosio o simili dolcificanti sintetici che sono da evitare ancora di più dello zucchero
  • contenuti di grassi superiori a 20 grammi per 100 grammi di prodotto.

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