venerdì 12 febbraio 2016

Dolci si e dolci no, basta saper scegliere

Torte farcite alla crema o semplici ciambelle allo yogurt. Crostate di frutta fresca o meringate alla panna. Anche con i dolci bisogna saper scegliere. E imparare fin da bambini quali vanno riservati alle grandi occasioni e quali invece possono essere mangiati con maggiore frequenza.

LORA GIUSTA. Il momento migliore per un dolcetto è L'ora della merenda, dopo aver corso e giocato all'aperto. Anche la mattina, a colazione, una piccola porzione di torta casalinga è concessa una volta tanto. Il dolce sarebbe invece da evitare in chiusura di un pasto corposo o la sera prima di andare a dormire, magari dopo essersi già lavati i denti. 

ANCHE TUTTI I GIORNI

Con bambini golosi e affamati in casa è molto utile capire con chiarezza a quali dolci dare un via libera quasi totale e quali, invece, sono da riservare alle occasioni speciali. La categoria permessa ogni giorno è quella dei "finti dolci", che comunque danno una certa golosa soddisfazione. In primo piano ci sono le macedonie di frutta che, con un cucchiaio di yogurt bianco o di ricotta montata con un po' di cannella sembrano davvero un dessert. Poi c'è la frutta cotta, decisamente meno popolare, ma basta un po' di marmellata senza zucchero e tre o quattro pinoli per renderla attraente e oggettivamente squisita. Anche gelatine e purè di frutta senza zucchero aggiunto e conservanti vanno bene.

SOLO A MERENDA

Crostate, strudel, torte alla frutta, pandispagna, muffins, crème caramel, possono essere consumati invece un paio di volte a settimana, meglio se in occasione della merenda. Sono già troppo ricchi per essere proposti a fine pasto. A metà pomeriggio, invece, il bambino, dopo l'impegno della scuola e le eventuali corse ai giardinetti, ha maggior bisogno di una sferzata di energia da utilizzare con il. minimo lavoro digestivo.

LE GRANDI OCCASIONI

Tiramisù, panna cotta, mousse al cioccolato, profiteroles, torte con crema pasticcera, panna e pasta frolla, krapfen: per chi ama i dolci sono una vera e propria droga. Assolutamente lecita se proposta rigorosamente una volta ogni tanto. Il che significa una volta al mese, o proprio quando ce li si trova di fronte a una festa o in una cena da amici e proprio non si può (o vuole) dire no grazie.

BAMBINI, MUOVERSI!

Occuparsi di ciò che mangiano i bambini è importante. Altrettanto importante è l'attività fisica. Secondo una ricerca Ipsos del 2011, circa il 20% dei ragazzini non fa sport e il 59% passa al chiuso la maggior parte del tempo libero, quasi sempre davanti alla TV o al computer. Due ore settimanali di danza, nuoto e calcio, magari accompagnati in auto dai genitori, non sono sufficienti a compensare questa sedentarietà. Molto più utile sarebbe giocare all'aria aperta, in un parco, andare a scuola a piedi, buttare via il telecomando e alzarsi ogni volta che si vuole cambiare canale. Insomma, uno stile di vita attivo è più importante dello sport programmato e strutturato.

QUANTE VOLTE DOTTORE

È ormai chiaro a tutti, i dolci vanno maneggiati con cura. E, soprattutto, consumati con moderazione. Ecco quali concedere e con quale frequenza.
  • Anche tutti i giorni: macedonia, fragole o frutti di bosco con, saltuariamente, una pallina di gelato artigianale; mela cotta con cannella e chiodi di garofano, composte o gelatine di frutta.
  • Una-due volte alla settimana: crostate, strudel, torte alla frutta, torta margherita (una fetta larga due dita della mano di un adulto se a fine pasto, quattro dita se a merenda), muffins o torte con frutta, budino di semolino, crème caramel, preparazioni a base di ricotta.
  • Solo ogni tanto: dolci al cucchiaio come tiramisù, panna cotta, mousse al cioccolato, profiteroles, torte con crema pasticcera, panna e pasta frolla, krapfen.

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