domenica 24 gennaio 2016

Sgusciando... s'impara!

La frutta secca compare nel piatto degli Italiani soprattutto nel periodo natalizio ed è per questo che si a associa sempre alle tavolate delle feste, quando a fine pasto non resta che sgusciare!

La frutta secca comprende nocciole, noci, mandorle, pinoli, arachidi, pistacchi e anacardi (che in realtà non sono frutti ma semi) oltre a uvetta, fichi, albicocche, prugne, banane... disidratate artificialmente.

Le nocciole, ricche di vitamina E, contengono anche sostanze considerate utili a prevenire le malattie cardiovascolari, i cosiddetti fitosteroli. Le noci, molto consumate in Italia, sono ricche di potassio e fosforo e hanno un buon contenuto di lipidi che aiutano a combattere il colesterolo.

Attenzione, però, perché le noci sono anche molto caloriche: con 100 grammi di prodotto si assumono quasi 700 Kcal. Le mandorle sono le più ricche di Vitamina E, i pinoli di proteine e di vitamina A. Le arachidi sono molto caloriche e proteiche.

I pistacchi, ricchi di fitosteroli, potassio e ferro, di preziosi antiossidanti e di vitamine E e A, originari del Medio Oriente, sono oggi un prodotto tipico siciliano. Gli anacardi infine arrivano dal Brasile e sono ricchi di sali minerali e di vitamine B1 e B2.

Occhio a...


Quando si compra la frutta secca, bisogna fare attenzione ad alcuni particolari. Se acquistate noci, nocciole, o altro, con il guscio, badate che quest'ultimo sia pesante. L'aspetto esterno dev'essere omogeneo, per colore e forma. Quando lo aprite, controllate che frutto e guscio siano ben aderenti.

Se si tratta invece di fruttigià sgusciati, sarebbe meglio acquistarli in confezioni sotto vuoto o almeno sigillati in sacchetti piccoli. Questo perché l'aria compromette il seme e ne disperde le qualità nutritive. Il guscio, infatti, è la migliore confezione disponibile: è stato progettato dalla natura per conservare per molto tempo il frutto al suo interno.

Uvetta, fichi, albicocche e prugne... invece sono frutti che vengono disidratati artificialmente attraverso una tecnica che si è affinata col tempo e si adotta ormai anche per mele, arance, ananas e frutti rossi secchi, consumati come snack o per colazione.

Ultimo consiglio: se acquistate frutta secca sfusa, con o senza guscio, accertatevi che il negozio abbia un ricambio frequente del prodotto.

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