domenica 24 gennaio 2016

ALMA, voto 10 alla Scuola Internazionale di Cucina Italiana

La conoscono tutti e chiunque voglia imparare a cucinare italiano nel mondo sa che passare da ALMA è un must.

Autorevole centro di formazione per l'ospitalità, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana negli anni ha formato cuochi, pasticceri, sommelier, operatori di sala e manager della ristorazione, provenienti da ogni Paese, e ne ha fatto dei veri professionisti. Per diventare il migliore, bisogna studiare ai migliori, si sa... ma a noi l'ha confermato il Direttore Generale di ALMA, Andrea Sinigaglia. «In dodici anni, questa scuola è diventata un punto di riferimento nel mondo e questo mi rende molto orgoglioso.

Sono fiero di far parte di quest'avventura e di avere come guida il rettore Gualtiero Marchesi. È il nostro trascinatore e con la sua esperienza è riuscito a darci una rotta che punta sempre al massimo della qualità. Perché noi non formiamo solo cuochi, ma esperti del mondo della ristorazione a 360° e non ci accontentiamo mai».

Passione e volontà


Gli studenti sono oltre un migliaio all'anno e hanno un'età media di 23 anni, perché arrivano sia i diciottenni che hanno appena terminato la scuola superiore, sia i trentenni che invece hanno deciso di cambiare vita o vogliono specializzarsi.

Ma la differenza d'età non è mai un problema, perché la mancanza di manualità di un allievo che si cimenta per la prima volta in cucina è sempre compensata da passione e buona volontà. «L'approccio tra un giovanissimo appena uscito dall'alberghiero e un ragazzo più grande che ha capito che la ristorazione è la sua vera passione è diverso — spiega Sinigaglia - perché cambiano la maturità e la motivazione».

Alla scuola, che ha sede nel Palazzo Ducale di Colorno (Parma), si imparano sia le tecniche sia le tradizioni culinarie. Si passa dalla pratica alla teoria per orientarsi a tutto tondo nel mondo della cucina. La formazione è completa e infatti in base a un sondaggio del 2013 su 730 utenti, il 36,6% ha trovato lavoro subito, il 40,8% entro 3 mesi, 1'8,2% entro sei mesi e il 3,7% entro l'anno. Di questi 730, il 72,8% lavora in Italia, il 18,5% in Europa e 1'8,7% nel resto del mondo.

«Dare la possibilità di incontrare grandi Maestri del mondo della cucina, del vino, della pasticceria, equivale a dare la garanzia di una formazione totale ed eccelsa — ha spiegato ancora Sinigaglia — perché si impara a entrare nel mondo dell'accoglienza in ogni sua minima sfaccettatura. Poi, certo, ogni studente ha le sue predisposizioni, le sue materie preferite, anche se chiediamo il massimo in tutte le discipline.

Ma è sempre bellissimo vedere questi nostri "semi ALMA" che germogliano portando la firma della qualità italiana della cucina».

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